Insieme ad un lavoro che si fa sempre più smart, si è oramaiaffermato anche un nuovo modo di vedere e vivere l’ambiente stesso di lavoro. Nientepiù ufficio fisso, orari ristretti o spese fuori misura.
Il coworking sembra vedereun’unica costante: condividere.
Il coworking è una nuova modalità di lavoro, originario diSan Francisco ma sempre più in espansione anche nei paesi europei, basata sutre concetti base: unione di conoscenze,flessibilità e creazione di rete.
Si tratta di un ambiente dove gli spazi lavorativi sonocondivisi da più persone, solitamente non appartenenti alla stessaorganizzazione o azienda, che hanno l’opportunitàdi continuare a lavorare in modo indipendente ma in un contesto all’insegnadella collaborazione e della creatività.
Chi decide di aprirsi ad uno spazio di coworking decide diabbracciare un’idea di lavoro 3.0.
Non più staticità e non più solo Internet come campo innovativo di gioco.
Ilpasso in più che viene fatto è la possibilità di fare networking tra esperti didiversi settori, nuovi clienti e partner con cui stringere collaborazioni.
Ilflusso continuo di professionisti che matura all’interno di uno spazio dicoworking fa sì che ogni richiesta di semplice consulenza o di realizzazione diprogetti possa trovare un team composto da diverse voci in grado di lavorare insiemesimultaneamente alla concretizzazione dell’idea.
Ciò che caratterizza di fattoi coworkers è la voglia di integrare il proprio tempo di lavoro con quelloaltrui, mettere a disposizione le proprie capacità e conoscenze per poibeneficiare di quelle provenienti dagli altri, avere l’opportunità diconcentrarsi sul proprio lavoro e allo stesso tempo lavorare in sinergia.
I vantaggi però non finiscono qui.
Uno degli aspetti praticipiù vantaggiosi è sicuramente il lato economico.
Oltre a superare tutti i nodiburocratici, il coworking consente di avere a disposizione vari servizi e tuttele utenze - come l’area cucina, servizi igienici o la connessione web - a costi più ristretti rispetto a untradizionale ambiente d’ufficio.
Tutto questo senza dover mai rinunciare allaprofessionalità: stampante,postazioni fisiche di lavoro, sala riunioni, sala conferenze ed anche la salarelax, pronte ad essere utilizzate per meeting, organizzazione di eventi olavori singoli.
Altro importante punto a favore è il trovare nell’operositàdi un coworking costante motivazione.
Se nella quotidianità routinaria di un classico ufficio è difficile rimaneresempre sulla stessa linea di attività lavorativa, rischiando così di perdereogni spunto di novità, incontrare nuove persone provenienti da diverse realtà econ varie esperienze professionali, senza competizione o rivalità, alimenta laproduttività.
Aspetto di base ma non da dare per scontato è la flessibilità, sia a livello di orari chedi organizzazione personale del lavoro.
Un modo di far crescere e portare atermine i propri progetti che non vede restrizioni o obblighi dall’esterno, mache si basano sui tempi della singola persona.
Per tutti questi motivi definire un ambiente di coworkingnon può limitarsi alla semplice descrizione di spazi fisici condivisi: è unvero e proprio network dinamico fatto dicontinue relazioni che si creano e si espandono, tramite incontri econfronti.
Assemblare capacità ed esperienze diverse per far crescere se stessie gli altri non è mai stato così semplice.
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